omeride: canto VIII


Canto 8°
BAMBINI A PROVA D'ASINO
L’asino grazie alle sue dimensioni e alla sua pacatezza si presta perfettamente per il lavoro con i bambini, ai quali un po’ assomiglia nelle sue marachelle o nella sua curiosità. Molte delle persone con cui ero venuta in contatto avevano avviato fattorie didattiche e attività per le scuole con l’ausilio dell’asino e avevano avuto un ottimo riscontro. Ma gli altri non avevano Omero!
Venne anche a me una mezza idea di poter avviare in un futuro, magari non tanto lontano, un associazione che potesse lavorare con asini e bambini e iniziai d’impegno ad abituare Omero alle passeggiate e alle persone.
Un conto sono le tue idee, un conto sono le idee dell’asino, un conto sono le idee di Omero!
La prima volta accadde d’improvviso. Stavo pascolando Sonny e Omero ci seguiva come solito. Eravamo fermi vicino alla scuderia, Sonny brucava l’erba e Omero poco lontano mangiava e a tratti si guardava in giro. In azienda c’era una festa di compleanno e i bambini giocavano vicino a noi, chi correva in bicicletta, chi giocava a pallone, chi si nascondeva. Gli animali non erano assolutamente disturbati da queste presenze rumorose, ma ad un certo punto Omero ebbe uno dei suoi attacchi e si diede alla fuga ragliando. Chissà forse anche lui voleva partecipare ai giochi e alla festa. I bimbi lo guardavano divertiti. A me scappava da ridere. I genitori erano estasiati dalla scena e poi…..prese a correre attorno alla scuderia. Contemporaneamente nel clima di confusione che c’era un bimbo con la bici girò a senso contrario dell’asino attorno all’edificio, pedalando più in fretta che poteva. Omero correva a perdifiato e dietro all’angolo lo scontro fu fatale e inevitabile. Sbattereno di petto l’uno contro l’altro rimbalzando all’indietro. Il bimbo cadde rovinosamente con la biciletta sul selciato, mentre l’asino si trovò tramortito gambe all’aria. Passarono secondi per me interminabili. In cui mi ripassavo tutti gli articoli dell’assicurazione stipulata per i danni provocati dagli animali.
Il bimbo di rialzo con solo una piccola sbucciatura provocata dalla caduta. Omero si rigirò e torno sulle sue zampette con aria perplessa e rimase immobile.
Recuperai al volo il somaro e con aria innocente buttai in battuta quello che era appena successo. Presi i miei animali e li rimisi nel box. Nessuno mi disse niente. Corsi a casa e mi sdraiai sul divano per rilassarmi……quel somaro mi aveva fatto perdere 10 anni di vita!

Testo e realtà: Federica Ragazzi
Illustrazione : Irene Molin